Antica Cantina Sepe: il buon vino del quartiere Sanità
Quella che state per leggere è la storia di come nasce una passione ma soprattutto di come viene tramandata; è una storia che non tutti possono raccontare ed è ambientata in uno dei piu’ famosi quartieri del mondo, quello della Sanità a Napoli, dove a nascere non è solo il grande maestro Antonio De Curtis, ma anche una tradizione familiare tramandata per ben quattro generazioni dall’Antica Cantina Sepe.
La tradizione inizia con Don Giuseppe Scognamiglio, intorno alla prima metà degli anni ’20, in via Sanità 32A. Verrà trasmessa per ben quattro generazioni. All’inizio la Cantina si occupa di vendita di vini sfusi e preparazione di piatti caldi, diventando ben presto punto di aggregazione fondamentale nel quartiere.
Dopo Don Giuseppe, è Francesco Sepe che continua a gestire la Cantina, insieme alla moglie Maria, secondogenita di Giuseppe Scognamiglio. Con lei aprirà il primo locale in Via Miracoli 42. Quello svolto da Francesco è stato un lavoro pieno di dedizione e passione perchè oltre a gestire la Cantina, si è dedicato alla ricerca delle migliori partite di vino sfuso in tutte le zone vitivinicole della Campania e non solo, divenendo uno dei più importanti commercianti di vino sfuso e compratore di intere partite di uva.
Dopo la scomparsa di Francesco è il figlio Antonio a continuare con lo stesso spirito imprenditoriale l’attività di famiglia, insieme al pilastro della sua vita, la moglie Giovanna.
Attualmente è invece l’intraprendente ed energico Francesco, figlio di Antonio, a portare avanti la tradizione. La cantina viene citata anche dalla Lonely Planet per il suo gran successo e grazie alla continua ricerca di viti nel territorio campano e non solo, la famiglia Sepe è arrivata attualmente a creare una propria linea di vini, disponibile anche online, la cui etichetta racchiude un po’ la storia della loro tradizione “Da quattro generazioni con passione e dedizione per il divino nettare selezioniamo i migliori vini campani”.
DALLA CANTINA ALL’E-COMMERCE: LA SELEZIONE DEI MIGLIORI VINI VESUVIANI
Tra queste eccellenze è possibile trovare la Falanghina, uno dei vitigni a bacca bianca più importanti della Campania: il profumo fruttato, le note floreali, il gusto deciso ma nettamente fresco e pulito, lo rendono il compagno ideale per questa Primavera agli albori. Ottimo abbinamento con piatti a base di pesce e crostacei, buono per accompagnare qualsiasi aperitivo.
Il Terzì, che prende il suo nome particolare dal territorio in cui sono state selezionate le uve, Terzigno, vino bianco che vi farà impazzire: frizzante, rotondo e persistente, dalle bollicine fini, è ideale per un fresco aperitivo e per abbinarlo a fritti di mare e di terra; disponibile anche in rosso per accompagnare una buona pizza napoletana, ma pur sempre fresco e frizzante al punto giusto per essere un semplice aperitivo.
Immancabile sulle nostre tavole poi l’Aglianico, vino dell’attesa, vino per chi sa aspettare: è noto infatti che vada bevuto invecchiato per goderne appieno le qualità. Rosso rubino carico dal gusto forte e deciso, con note intense, fruttate e tendenti allo speziato. Ciò che colpisce di più di questo vino è la persistenza, che lo rende ideale per accompagnare zuppe, carni rosse, formaggi e salumi, oltre che protagonista indiscusso della Pasqua.
Infine la Catalanesca, prodotto con quelle uve originarie dalla Catalogna e importate sulle pendici del Monte Somma: un bianco asciutto e vellutato, dai profumi fruttati e floreali, ideale per accompagnare piatti di pesce e molluschi ma da provare anche con formaggi.
Per rendere onore al grande lavoro fatto in questi anni con dedizione e passione, la recente selezione dell’Antica Cantina Sepe è disponibile online con varie promozioni.
Non resta altro che affidarsi all’attenta ricerca della Cantina più famosa del cuore di Napoli e scegliere un buon vino.