Per una Pasqua tradizionale ma non troppo: Casatielli, pastiere e colombe made in Sud
Pastiere e casatielli. Termini che una volta accostati sono in grado di generare felicità senza limiti, che significano quella Pasqua che porta con sé le giornate tiepide e piacevoli, le passeggiate con il sole immersi nel profumo di fiori d’arancio, di grano cotto, l’odore degli impasti che lievitano e si perfezionano cuocendosi nei forni e si espande nelle case ed in tutte le strade.
Capolavori della tradizione napoletana e meridionale che, attraverso un sapere tramandato attraverso le generazione, è riuscita a migliorare e rendere unico anche un prodotto che fino a qualche anno era generalmente snobbato alle latitudini meridionali. Stiamo parlando della colomba, dolce che fino a qualche tempo fa era essenzialmente settentrionale e industriale, trasformato in eccellenza dai fornai del Sud.
Catello di Maio è uno dei maestri della panificazione, un fornaio-artista costantemente proiettato nell’innovazione e nella modernità, ma saldamente ancorato alla tradizione. Non un accumulo di usanze senza tempo, ma qualcosa di vivo e che deve vivere perpetuando degli usi che ci caratterizzano nella nostra identità di popolo.
Oltre alla Pastiera e al Casatiello tradizionale, un altro prodotto di eccellenza di Catello Di Maio è la Colomba, che consente di dare sfogo alla fantasia: a quella tradizionale si aggiungono la Colomba al caffè con amarene e cioccolato fondente e la Colomba al pistacchio. Elemento fondamentale è ovviamente il lievito madre, che conferisce gusto, morbidezza, genuinità
L’utilizzo del lievito madre, oltre a tecniche ed ingredienti sapientemente miscelati, hanno reso la colomba artigianale un’opera d’arte: si verifica oggi un fenomeno inverso, quello che porta la colomba made in Sud sulle tavole di tutta Italia.